Le riflessioni dopo il risultato elettorale in Sardegna. Quali conseguenze potrebbero verificarsi sulle elezioni in Basilicata?

Analizziamo i fatti:

Il centrodestra si trova in una fase di profonda riflessione dopo la sconfitta subita alle elezioni regionali in Sardegna. Questo risultato ha scosso le fondamenta della coalizione guidata dal premier Giorgia Meloni, portando i partiti ad analizzare attentamente le ragioni della debacle del candidato Truzzu, fortemente voluto dalla Premier.

La sconfitta in Sardegna potrebbe avere ripercussioni significative sulle prossime elezioni in Basilicata. Innanzitutto, i partiti di centrodestra potrebbero rivedere le proprie strategie di campagna elettorale, concentrando maggiormente gli sforzi sui temi che più interessano agli elettori locali e presentando un candidato presidente che sia maggiormente in sintonia con tutti gli attori in campo. In tal senso, torna a prendere quota il nome del senatore Pasquale Pepe, sindaco di Tolve e uomo che conosce molto bene il territorio lucano, comprese le sue problematiche.

Pepe, già senatore in quota Lega, potrebbe sorpassare il governatore uscente Vito Bardi, fino ad ora grande favorito alla riconferma, dopo le pressioni di Forza Italia ed il “presunto” via libera della stessa Meloni.

Oggi però, tutto ritorna in discussione, e la diatriba interna per la candidatura si fa sempre più serrata e accesa. Questi giorni di riflessione saranno comunque decisivi per il centrodestra, che dovrà sciogliere una matassa importante, con l’obiettivo di presentare un fronte unito e coeso agli elettori, un candidato forte, particolarmente vicino al territorio lucano e alle sue esigenze.

In questo contesto, il centrosinistra deve provare a fare tesoro di quanto accaduto in Sardegna e cominciare a fare quadrato di fronte alla sfida lucana, cercando di capitalizzare le eventuali divisioni interne nella coalizione avversaria.

La migliore strategie su cui si sta lavorando è volta a rafforzare l’unità di intenti all’interno del proprio schieramento, presentando un fronte compatto e coeso agli elettori. Le divergenze sulla candidatura di Angelo Chiorazzo hanno aperto un dibattito tra tutte le forze di centrosinistra, chiamate ora più che mai a mettere da parte orgoglio e divergenze per presentare ai lucani la migliore offerta politica, con un candidato presidente in grado di mettere tutti d’accordo.

Lo stesso Roberto Speranza, in un tweet di pochi minuti fa ha comunicato: “che bella giornata. L’alternativa c’è”.

La domanda ci sorge spontanea, ovvero, l’alternativa, potrebbe esserci anche in Basilicata?

L’impressione in tal senso è che nei prossimi giorni verrà effettuato un ultimo tentativo per un fronte comune sulla candidatura di Chiorazzo; se dovesse fallire, le diplomazie interne al PD e al Movimento 5 Stelle dovranno rimettersi al lavoro, ed anche con una certa premura, per studiare alternative concrete e in grado di approfittare delle piccole crepe che sembrano avvertirsi nel centrodestra.

E Pittella, attuale Consigliere Regionale lucano e responsabile nazionale enti locali per Azione, cosa farà? L’ex governatore per il momento sta a guardare gli scenari che si stanno delineando. Ma potrebbe essere proprio lui l’ago della bilancia, da una parte o dall’altra, anche e soprattutto nelle scelte dei candidati e della strategia.

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