Ma alle Regionali Lucane si naviga a vista? Oppure la rotta è tracciata?

La corsa allo scranno di via Verrastro è pronta ad entrare nel vivo, ma all’interno dello schieramento di centrosinistra si fa fatica a trovare la quadra.

Mentre tutti, o forse no, credono che il M5S abbia esaurito il consenso, c’è invece la concreta possibilità che qualcuno possa ancora trainare il partito ad un 19% su base nazionale.
L’evoluzione fortemente voluta da Luigi Di Maio ovvero, l’eliminazione del vincolo del secondo mandato, non trova ancora spazio all’interno del Movimento.
Prosecutore di questa idea a livello locale è il Consigliere Leggieri, che appare al momento ancora restio a prendere come modello alcune best price della prima Repubblica, magari da condividere con il Partito Democratico e non con Casa Comune.

1. Prendere dal Partito Democratico, che se pur appare come un Monolite, la sua poliedricità.
Al suo interno è frastagliato, diviso in correnti e sottocorrenti. Di fatto è un partito con più partiti al suo interno. (o movimenti, come preferite) Non è un male!

2. Dal vecchio Partito Comunista invece, sono due gli insegnamenti. Il primo è la capacità di governare all’uscio della stanza dei bottoni. Restando alla porta, oltre ad avere contezza di chi entra e chi esce si “sentono” anche i rumors di chi sta fuori! Quindi, stando fuori si può essere ancora più influenti, se si sa come fare.

Azione invece dovrebbe avere un ruolo da cerchibottisti sintetici e un po’ meno pragmatici, senza stare al centro (posto che nello schieramento spetta al PD).
In sostanza, una alleanza a Melfi, una a Matera, una a Castelsaraceno e via di seguito. Allearsi non significa certo sposarsi o, meglio, vivere una vita insieme!
In politica non si guarda al breve periodo. Hitler firmò con Stalin il patto Molotov – Ribbentrop, ma poi si alleò con Churchill.

Il Partito Democratico lucano invece, ha bisogno di trovare il coraggio di abbandonare i non leader. Rinnovarsi coraggiosamente significa avere fiducia nel futuro, consigliare la politica (senza influenzarla) da una posizione differente, dovreste prendere esempio da Barsani.
Non esistono uomini per tutte le stagioni.
Il PD dovrebbe far tesoro delle sue esperienze passate e non perseverare. Se si ricorda che Letta abbandò de facto la nave che affonda dopo averla condotta a sbattere su tutti gli scogli possibili ed immaginabili, perché ripetere la stessa cosa in Basilicata????
La Leader nazionale dovrebbe dare un chiaro indirizzo, non timidi segnali….
Ma il PD è la casa della timidezza!

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