Sinergia tra Acquedotto Lucano e Comune di Matera per un nuovo modello di gestione dell’ambiente urbano

Un confronto per analizzare lo studio di Acquedotto Lucano sulle reti idriche e fognarie della città si è svolto ieri a Matera con l’ obiettivo è ottimizzare l’efficienza e la gestione di queste infrastrutture, ridurre i costi operativi, aumentare la sicurezza idrica e ambientale. Tali attività sono svolte in sintonia con il Comune di Matera che sta costruendo il modello digitale della città per offrire ai cittadini nuove funzionalità nella gestione dell’ambiente urbano.

Alla riunione hanno partecipato l’amministratore unico di Acquedotto Lucano Alfonso Metello Francesco Andretta, il sindaco di Matera Domenico Bennardi, l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata Cosimo Latronico e l’ingegner Ruggero Ermini, professore associato di Costruzioni idrauliche e marittime e Idrologia all’Università degli Studi della Basilicata.

L’attività di ricerca sul campo ha portato, utilizzando ortofoto e modellazione 3D del terreno, innanzitutto ad avere dati precisi su posizione e conformazione delle reti idriche e fognarie e, grazie alla tecnologia di rilevamento tridimensionale, è stato elaborato anche il rilievo in 3D degli impianti di sollevamento. E’ la prima volta che si hanno a disposizione dati di questo tipo che consentono dia conoscenza particolareggiata e precisa in ogni dettaglio delle infrastrutture idriche.

A questo, Acquedotto Lucano ha anticipato che a breve partirà anche progetto per la realizzazione di una rete di trasmissione dati da utilizzare per acquisire il segnale da nuovi contatori smart e basata sul protocollo Lorawan. Anche su questo sistema saranno possibili integrazioni con i progetti di digitalizzazione del Comune di Matera che potrà essere utilizzato non solo identificare tempestivamente eventuali perdite o anomalie delle reti ed intervenire prontamente, ma anche per ulteriori funzioni del gemello digitale della città.

Matera ed Acquedotto Lucano, dunque, confermano il rapporto di collaborazione teso a costruire una città digitale in cui, tra l’altro, sarà possibile la “gestione distrettuale” della rete idrica (riducendo ad esempio alti livelli di pressione quando non necessari), lo studio continuo del funzionamento della rete fognaria (per minimizzare i costi energetici e ridurre i rischi di allagamento) e il dimensionamento ottimale degli impianti di sollevamento.

YOU MAY ALSO LIKE