Agricoltori. Una protesta senza precedenti

Nel cuore delle campagne pugliesi e lucane, monta la protesta degli agricoltori. Partiti dalla città di Matera e dalla Provincia, diretti verso Bari, un esercito di agricoltori ha preso le strade per esprimere il proprio dissenso nei confronti dei provvedimenti europei sulla tassazione agricola. Circa 300 mezzi martedì scorso hanno marciato dalla città dei Sassi, passando per Altamura e Cassano delle Murge, creando non pochi disagi e rallentamenti alla circolazione stradale. Un protesta poi proseguita nei giorni successivi anche nel capoluogo lucano, dove gli agricoltori si sono ritrovati in via Verrastro sotto gli uffici della Regione Basilicata.

La decisione dell’Unione Europea di introdurre nuove misure fiscali per il settore agricolo ha scatenato una reazione a catena tra gli agricoltori in Italia e in Europa, suscitando preoccupazione e proteste tra coloro che lavorano la terra.

La marcia dei trattori, arrivata fino alla sede del Parlamento Europeo è stata un modo per questi agricoltori di portare la propria voce direttamente nelle strade, attirando l’attenzione dei media nazionali e internazionali. Con bandiere sventolanti e slogan incisivi, gli agricoltori hanno espresso la propria determinazione nel difendere i propri interessi e nel chiedere un dialogo più stretto con le istituzioni europee.

Ma questa protesta non è solo una questione di tasse. Gli agricoltori lamentano anche una serie di altre sfide che affrontano quotidianamente, tra cui la concorrenza straniera, i costi crescenti dei carburanti e dei mezzi agricoli, nonché le difficoltà legate alla burocrazia e alla gestione delle risorse naturali.

L’agricoltura è il cuore pulsante delle regioni del sud Italia, un settore che non solo fornisce cibo per la tavola, ma anche occupazione e sostentamento per migliaia di famiglie. La protesta dei trattori è quindi un richiamo alla necessità di proteggere e sostenere questo settore vitale dell’economia italiana. Sul tema è intervenuto il responsabile del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, il deputato Aldo Mattia, che, pur prendendo atto delle contestazioni a livello europeo che inevitabilmente non mancheranno contro provvedimenti che vanno contro il comparto agricolo, ha ricordato come “le ulteriori importanti risorse del Pnrr ottenute grazie alla tenacia e al lavoro portato avanti dal Governo Meloni, dal ministro Fitto e dal ministro Lollobrigida abbiano permesso di portare dotazione finanziaria destinata al comparto da 3,68 a 6,53 miliardi di euro. In particolare – ha aggiunto Mattia -, è stato riconosciuto un ulteriore finanziamento di oltre 2 miliardi per i contratti di filiera agroalimentare, pesca e foreste. Ci sono poi gli ulteriori 850 milioni di euro per le aziende agricole e di allevamento, per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori, nonché per incentivare la realizzazione di tetti energetici.  A quelli del Pnrr bisogna aggiungere poi i fondi del Piano nazionale complementare – 1,2 miliardi di euro. In totale si tratta di poco meno di 8 miliardi di euro”.

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