“Carnevale a Matera”. Nasce l’associazione che rilancia i “canti di questua” carnevaleschi.

Canti e tradizioni popolari del Carnevale per rinverdire i fasti di una delle ricorrenze più sentite. Ad avviare questo percorso è il gruppo “Matinate & Cupa Cupa”, che ha costituito l’associazione “Carnevale a Matera” al fine di rilanciare i famosi “canti di questua”.

Promotori di questo progetto sono il videomaker Giuseppe Petragallo, il musicista e cultore di musiche popolari, Claudio Mola, il cantautore e showman Saverio Pepe e il giornalista Sergio Palomba, che hanno voluto creare, una struttura, già arrivata a 50 persone, che possa recuperare la vera tradizione carnascialesca della città dei Sassi, che vanta una tradizione importante, ma persa negli anni.

«Siamo convinti – dicono i fondatori della neonata associazione “Carnevale a Matera” – che questo percorso di riappropriazione delle radici debba partire dal basso, coinvolgendo gente entusiasta, positiva e dinamica e associazioni che hanno a cuore il futuro della città, il suo posizionamento nel panorama culturale nazionale e internazionale e la salvaguardia della memoria storica collettiva, attraverso un dialogo e uno scambio di esperienze e saperi tra le generazioni. Ciascuno di noi ha fatto parte o è ancora parte di altre esperienze associative della città, ma siamo convinti che la nascita di un nuovo soggetto – che intende focalizzarsi esclusivamente sul tema del Carnevale – possa diventare il propulsore di nuovi entusiasmi e di collaborazioni virtuose che, attraverso uno storytelling e una strategia di marketing e comunicazione mirati, potranno portare Matera a congiungersi con gli altri Carnevali lucani».

Prossimamente, quindi, l’associazione “Carnevale a Matera” promuoverà e organizzerà dei momenti di condivisione e di coinvolgimento popolare, dai quartieri ai borghi, dalle parrocchie alle scuole fino ai presidi sociali, insieme alle altre associazioni cittadine. L’invito è esteso a tutti coloro che vorranno condividere questo percorso di riscoperta di canti, balli, musiche, costumi, strumenti musicali, riti e abitudini che fanno parte del dna dei materani e a cui lavora, da anni e con successo, ad esempio, l’associazione “Ragnatela”.

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