Agricoltori. Torna la mobilitazione

Sono tornati a protestare gli agricoltori lucani. Lunedì 11 marzo, circa 50 mezzi agricoli si sono radunati nuovamente nel piazzale antistante gli uffici della Regione Basilicata a Potenza, dove i rappresentanti del Movimento spontaneo degli agricoltori e allevatori della Basilicata che hanno continuato a rivendicare “una serie di promesse non mantenute”, dopo i recenti incontri con il governatore lucano, Vito Bardi, e con l’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Galella, e a poco più di un mese dalla prima manifestazione.
Gli agricoltori hanno giudicato “inconsistenti e assolutamente insufficienti” i provvedimenti approvati all’unanimità dalla giunta regionale lucana sul caro-gasolio e sull’emergenza cinghiali. “Tante promesse, ma finora nulla di concreto”, hanno tuonato gli agricoltori, che hanno avuto un confronto di oltre un’ora con l’assessore Galella, continuando a chiedere alla Giunta regionale atti concreti su acqua, cinghiali e gasolio. La richiesta è stata quella di rendere attuativa la risoluzione approvata in Consiglio Regionale lo scorso 27 febbraio, che prevedeva finanziamenti sul caro gasolio e sulle tariffe per l’acqua.

Sulla protesta, è intervenuto anche il consigliere provinciale del Pd Cramine Ferrone, evidenziando come il governo regionale “in cinque anni non sia stato in grado di dare risposte alle richieste e nemmeno a far fronte alle emergenze più acute dei nostri produttori agricoli ed allevatori. Di fronte alla protesta, forse immaginando di sfiancarla, si è tentato solo di guadagnare tempo e di rinviare. Ma come hanno giustamente denunciato gli agricoltori non c’è più tempo e sia pure in ordinaria amministrazione la Giunta può liberare alcune risorse finanziarie con il nostro auspicio che chi la sostituisca innanzitutto cambi il metodo del confronto con il mondo agricolo oggi semplicemente formale”.

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